A due anni di distanza dalla creazione del format di mostre Affittasi/Vendesi” , Arteealtro arricchisce il suo programma espositivo con una nuova iniziativa, “Spazio Itinerante”, ovvero una serie di mostre organizzate, in alternanza a quelle di Affittasi/Vendesi, in spazi connotati da una loro esistenza autonoma – Pop-up spaces o spazi temporanei – che si trasformano per l’occasione in vere e proprie gallerie d’arte.

Con la mia scelta di muovermi liberamente, in modo nomade e itinerante, trasformandomi in gallerista senza sede fissa che occupa spazi per la sola durata di ogni mostra, mi sono inevitabilmente affidata, senza nemmeno rendermene conto, alle onde del Destino ed è con questa stessa modalità che mi sono trovata a creare un secondo format con cui organizzare le mostre.

Cercavo uno spazio adatto per ripresentare i lavori di Delphine Valli – a due anni di distanza della sua mostra in un appartamento in affitto a Via Bruxelles nell’ambito di “Affittasi/Vendesi” – e un amico avvocato mi ha generosamente offerto il suo studio per organizzarla. A quel punto non potevo però presentarla con il format “Affittasi/Vendesi”, non trattandosi di un luogo né in affitto né in vendita, ed è così che è emersa l’idea di pensare ad un altro format.

“Spazio Itinerante”, inteso come uno spazio ben connotato, con una sua storia come tutti gli altri, e soprattutto con una sua precisa esistenza, che si trasforma, per l’occasione, in vera e propria galleria d’arte e in cui far coesistere per un breve periodo nel quotidiano un discorso sull’arte.

Una sfida tutt’altro che semplice per l’artista, che interviene in questo caso con le proprie opere, in un luogo già contraddistinto da un identità, che non può muoversi in assoluta libertà, e che deve necessariamente confrontarsi con l’arredamento del luogo. Ed una nuova esperienza anche per me “gallerista” perché nel corso della sua durata la mostra si svolge durante la quotidiana attività lavorativa dello spazio ospitante.

“Spazio Itinerante”, come “Affittasi/Vendesi”, a sancire la mia volontà e determinazione nel portare avanti il mio progetto di gallerista nomade senza sede fissa con l’intento di spostarmi lentamente, come fossi una chiocciola, con le cose che amo e il mio spazio sopra le spalle, felice di riempire luoghi disponibili in giro per il mondo.